Gruppo Caritas

Comunità parrocchiale San Pier Giuliano Eymard

“Verbum caro factum est”

Il Verbo di Dio, ovvero ciò di cui tutto consiste, si è fatto carne.
Perciò la bellezza s’è fatta carne,
la bontà s’è fatta carne,
la giustizia s’è fatta carne,
l’amore, la vita, la verità s’è fatta carne: l’Essere non aleggia in un luogo astratto, si è fatto carne, è uno tra noi.  Perché noi potessimo incontrarlo

Ed è proprio questo che ci riempie di stupore: il fatto che Dio, fattosi uomo in Gesù, ha voluto rendersi incontrabile da noi. L’incontro con Lui purifica e libera dalle nostre povertà umane la ricerca dell’amore e della verità e ci svela in pienezza l’iniziativa di amore e il progetto di vita vera che Dio ha preparato per noi.
In Cristo, la carità diventa il Volto della sua Persona, una vocazione per noi ad amare i nostri fratelli nella verità del suo progetto. (Caritas in Veritate)

“La carità è amore ricevuto e donato. Essa è «grazia» (cháris). La sua origine è l’amore del Padre per il Figlio, nello Spirito Santo.
È amore che dal Figlio discende su di noi;
è amore creatore, per cui noi siamo;
è amore redentore, per cui siamo ricreati.
Amore rivelato e realizzato da Cristo (cfr Gv 13,1) e «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo » (Rm 5,5).
Destinatari dell’amore di Dio, gli uomini sono costituiti soggetti di carità, chiamati a farsi essi stessi strumenti della grazia, per effondere la carità di Dio e per tessere reti di carità” (Caritas in Veritate)

L’uomo che si scopre amato dal Padre e prende coscienza di vivere di “una vita ricevuta”, come suggerisce l’Arcivescovo nella lettera pastorale di quest’anno, acquista uno sguardo grato sul mondo e sui fratelli. Aggiunge Delpini: “perché ci siamo scoperti amati da Dio, sentiamo di avere un debito di amore gli uni verso gli altri. Ci sentiamo chiamati a restituire umanità a tutte le persone che si vedono private delle condizioni più elementari di vita.
Restituire umanità piena è fecondo anche per tutta la comunità, non solo agli ultimi, ma anche ai primi: perché crea legami sociali, scioglie nodi e conflitti latenti, restituisce responsabilità verso la propria comunità, offre dignità piena ai singoli e alle comunità stesse. La riconoscenza, che è alla base della vita intesa come vocazione, è anche la sorgente della nostra carità.”

Guardare a Gesù e vivere l’amore significa assumere l’impegno di vivere la povertà e di servire i poveri, è questo un dono e un impegno che  riceviamo ogni domenica condividendo l’Eucarestia (Papa Francesco – Messaggio giornata dei poveri 2023).
Il messaggio del Papa di quest’anno ci propone il brano di Tobia (Tb 4,7). Tobi, nel momento della prova, scopre la propria povertà, che lo rende capace di riconoscere i poveri. È fedele alla Legge di Dio e osserva i comandamenti, ma questo a lui non basta. L’attenzione fattiva verso i poveri gli è possibile perché ha sperimentato la povertà sulla propria pelle. Pertanto, le parole che rivolge al figlio Tobia sono la sua genuina eredità: «Non distogliere lo sguardo da ogni povero»

Con questa consapevolezza e mantenendo questo stupore nello sguardo, La Caritas parrocchiale intende assumere un impegno di attenzione e sensibilizzazione nei confronti di vari ambiti di carità che dovrebbero coinvolgere tutta la comunità parrocchiale.

In particolare,

– I giovani per offrire occasioni di educazione e impegno al servizio
– Le giovani coppie per favorire una pastorale familiare sempre più “missionaria, in uscita, in prossimità”
– Il lavoro ponendo l’attenzione in particolare sul lavoro povero e sulla precarietà del lavoro
– La pace da costruire attraverso l’impegno quotidiano per la giustizia e il perdono
– Gli anziani, riconoscendo in questa fase della vita il valore della sapienza, ma anche la condizione di fragilità.

L’animazione pastorale della Carità è l’impegno della Caritas per aiutare la comunità cristiana a:

  • Uscire da se stessa e collocarsi in modo attivo nella storia;
  • Avere uno stile di dialogo e condivisione, costruendo proposte che fanno emergere la fede in Gesù Cristo;

e promuovere all’interno del territorio:

  • La maturazione di stili di vita più solidali e giusti;
  • L’attenzione alle situazioni di povertà e sofferenza;

Contenuto prioritario dell’animazione pastorale, dunque, è il Vangelo. Pertanto, animare pastoralmente non significa creare servizi o aumentare il numero di volontari, ma annunciare Cristo, comunicare il Vangelo, con parole e azioni. Significa promuovere l’accoglienza del Vangelo, il suo “innesto” nel modo di vivere delle persone, delle comunità, del territorio, raccogliendo i frutti di carità e condivisione.

NEWS DALLA CARITAS:

Pacco Alimentare

E’ possibile collaborare alla raccolta di generi alimentari per la distribuzione settimanale portando i prodotti in Chiesa nel contenitore alla destra dell’Altare.

Questa settimana servono in particolare i seguenti prodotti:
– Latte a lunga conservazione
– Passata di pomodoro
– legumi
– pasta e riso
– caffè
– biscotti
– tonno
– carne in scatola

Si ricorda a tutti i parrocchiani di restituire la borsa gialla se non la utilizzano per portare gli alimenti in chiesa

Invitiamo tutti i fratelli e sorelle, interessati a collaborare con noi, a comunicare la propria disponibilità inviando una email a caritaspg21@gmail.com

IN MEMORIA DI P. GUIDO VERDICCHIO
nell'anniversario della morte

22/10/1934 - 8/03/2021

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