Gruppo Caritas
Comunità parrocchiale San Pier Giuliano Eymard

“Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (cfr 2 Cor 8,9)
Papa Francesco nel suo messaggio per la “VI giornata mondiale dei poveri” ci indica le coordinate per indirizzare il nostro stile di vita , prendendo spunto dalle parole che San Paolo rivolge ai primi cristiani di Corinto.
I contenuti di questo messaggio guideranno l’impegno di quest’anno del Gruppo Caritas sui temi della condivisione e della pace.
Il contesto da cui parte il Santo Padre è noto a tutti: la pandemia e ora la guerra hanno generato numerose situazione di povertà che si sovrappongono a quelle già esistenti e toccano anche il nostro territorio.
Il Papa rinnova principalmente l’accorato invito – ripreso dall’apostolo Paolo – a tenere lo sguardo fisso su Gesù, il quale «da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9).
Paolo, sollecitato dagli altri discepoli e preoccupato per la situazione di crisi che aveva colpito il paese, invita la comunità a farsi carico dei poveri e organizza una grande
colletta per tutti i fratelli in difficoltà. L’apostolo scrive “Non dico questo per darvi un comando” (2 Cor. 8,9), ma sollecita l’amore e l’attenzione concreta verso i poveri. Egli invita a realizzare la colletta perché sia segno dell’amore, così come è stato testimoniato da Gesù Cristo.
Questo è il gesto che compiamo ancora oggi, ogni domenica durante l’Eucarestia, mettendo in comune le nostre offerte perché la comunità possa provvedere anche ai poveri.
In questo tempo si sta allargando la forbice tra chi è molto ricco e chi è molto povero a livello mondiale, ma anche nel nostro paese e territorio aumentano le persone che si arricchiscono e quelle che vivono sotto la soglia della povertà. Per questo anche nella nostra comunità è importante che chi ha raggiunto una condizione di sicurezza possa condividerla con chi si avvicina alla soglia di povertà. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà.
Papa Francesco ricorda che “davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche…di fronte al bisogno del povero dobbiamo riflettere sul valore che il denaro possiede per noi”. Verso i poveri non si tratta di avere un comportamento assistenzialistico, ma di preoccuparsi ed impegnarsi perché a nessuno manchi il necessario. Ognuno condivide il poco che ha con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Paolo precisa ulteriormente questo impegno: “Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza” (2 Cor. 8,13).
Se Paolo ha potuto dare questo insegnamento – e la Chiesa diffonderlo e testimoniarlo nei secoli – è perché Dio, nel suo Figlio Gesù, ha scelto e percorso questa strada, la strada della povertà. Gesù ha testimoniato che la vera ricchezza risiede nell’amore vicendevole che ci fa portare i pesi gli uni degli altri così che nessuno sia abbandonato o escluso.
Papa Francesco aggiunge ancora: “Se vogliamo che la vita vinca sulla morte e la dignità sia riscattata dall’ingiustizia, la strada è la Sua: è seguire la povertà di Gesù Cristo, condividendo la vita per amore, spezzando il pane della propria esistenza con i fratelli e le sorelle, a partire dagli ultimi, da quanti mancano del necessario, perché sia fatta uguaglianza, i poveri siano liberati dalla miseria e i ricchi dalla vanità, entrambe senza speranza.”
Ancora più diretto è Fratel Charles de Foucauld (canonizzato il 15/5/2022): «Non disprezziamo i poveri, i piccoli, gli operai; non solo essi sono i nostri fratelli in Dio, ma sono anche quelli che nel modo più perfetto imitano Gesù nella sua vita esteriore. Essi ci rappresentano perfettamente Gesù, l’Operaio di Nazaret. Sono primogeniti tra gli eletti, i primi chiamati alla culla del Salvatore. Furono la compagnia abituale di Gesù, dalla sua nascita alla sua morte […]. Onoriamoli, onoriamo in essi le immagini di Gesù e dei suoi santi genitori […]. Prendiamo per noi la condizione che egli ha preso per sé […]. Non cessiamo mai di essere in tutto poveri, fratelli dei poveri, compagni dei poveri, siamo i più poveri dei poveri come Gesù, e come lui amiamo i poveri e circondiamoci di loro» (Commenti al Vangelo di Luca, Meditazione 263).
Quest’anno diventi un’opportunità di grazia, per fare un esame di coscienza personale e comunitario e domandarci se la povertà di Gesù Cristo è la nostra fedele compagna di vita.
Sulla base di queste riflessioni il Gruppo Caritas della Parrocchia di San Pier Giuliano Eymard ha elaborato un progetto per stimolare, sostenere e sviluppare occasioni di incontro e condivisione con la persone in stato di bisogno.
Un progetto che interroga e coinvolge ogni fratello e sorella della nostra comunità parrocchiale in un cammino di incontro con fratelli e sorelle che si trovano in stato di bisogno.
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